XVII II MDC

XVII II MDC roma, campo de' fiori. Nel mio sguardo attuale poco propenso a divagazioni astrometriche imprimo la volta celeste che fu di quattrocento anni or sono. Una retina carica di volte come di memoria. Una retina carica della stessa volta come notte immemore. 1600-2000 nati sotto lo stesso cielo. Un occhio nudo al luminoso volteggiare delle stelle. Allora che io sia Giordano Bruno o un altro o tutti, che il suo ultimo sguardo includa riflesso anche il mio, per una volta non conta.