Senza titolo (di E.G.)

Durante le mie camminate fotografo e registro senza attenzione una gran quantità di scorci. La foto/videocamera simula lo sguardo, veloce e disattento, e il passo, in un frettoloso andare, attraversa lo spazio in uno scenario che si percorre come miopi. Non c’è un punctum d’interesse, non c’è un vero e proprio soggetto. E’ “l’andare” il soggetto, il muoversi nel tempo e nello spazio. Fotografie e video lo documentano come uno sketchbook multimediale e danno alla pittura il compito di rappresentarlo e fissarlo. E proprio nell’operazione pittorica, nell’esecuzione, lenta e minuziosa, si reincontrano quei luoghi e quei ricordi, come per la prima volta si vedono realmente, riproposti alla nostra vista con un’attenzione che prima gli era stata negata.