m.m.a.

Con l’opera m.m.a, un elemento architettonico viene trasformato in un oggetto soffice e accogliente. Lasciando segni sulla sua superficie e lavorando la lana, l’opacità e la silenziosità del gesso lasciano il passo ad un elemento inaspettato e vitale, come un fantoccio colorato. Il tessere, in questo caso, diventa una sorta di rituale lento, domestico, che modifica, nel suo farsi, un freddo elemento architettonico fino a renderlo una calda coperta, un riparo. m.m.a. (mezza maglia alta) è il punto utilizzato per la creazione della parte in lana, divenuto titolo del lavoro per sottolineare l’importanza di questo processo scandito da un ritmico movimento ripetitivo. La forma di alcuni oggetti di uso quotidiano è impressa sulla superficie dell’elemento strutturale tramite la tecnica del calco. La scelta dei materiali, gesso edile e lana, sottolineano la componente strutturale e quella affettiva che compongono lo spazio domestico.