LA TRACCIA
Giulia Sabattoli
@Giulia SabattoliScultura
- Edizione: 2021
- Anno opera: 2021
- Altezza cm: 63
- Larghezza cm: 59
- Profondità cm: 6.5
Descrizione
Un anello nero. È un trauma, un segno tangibile di una violenza subita dalla pianta. Le fibre, bruciate, sono ridotte a meri canali, svuotati come per la vorace aggressione di un attacco xilofago. Dal punto di vista dendrocronologico, secondo il quale ogni anello di accrescimento è per la pianta il segno del vissuto in un anno, si può comprendere la sofferenza che l’albero ha dovuto subire: la corteccia, che in fase di crescita avrebbe dovuto proteggere l’alburno, non ha lasciato traccia alcuna intorno all’anello nero, venendo meno al ruolo originario di custodia. La crescita è stata lenta, lo spessore sottile dell’anello mostra le difficoltà di produzione di nuova materia lignea. L’anello successivo racconta che qualcosa è andato meglio. Ci sono infatti segnali di ripresa che, col passare del tempo, si sono resi sempre più consistenti: se si allarga lo sguardo verso gli anelli più esterni, si può notare come le fibre abbiano cominciato a rinsavire, ritrovando a mano a mano la propria integrità; la linfa vitale ha ripreso a scorrere nei vasi del floema, così come la corteccia è rinvigorita, tornando lentamente a rivestire il proprio ruolo difensivo. Il taglio trasversale, nell’elaborato, costituisce una sezione che, come un’impronta digitale che registra il vissuto, racconta la capacità resiliente dell’albero. Se in biologia la resilienza è una predisposizione innata, basata sulla capacità di adattamento ed è spinta dalla necessità di sopravvivenza per l’evoluzione della specie, in psicologia diventa una competenza psichica, un’abilità su cui è perfino possibile lavorare. È una strategia che non solo permette di superare una crisi, ma addirittura di prevenirla: attivando risorse interne (come la determinazione, la fiducia in se stessi o la fantasia) ed esterne (ad esempio il senso dei valori, la socializzazione, la creazione di legami profondi), è infatti possibile trasformare un evento avverso in un’opportunità di crescita e rafforzamento. Il termine “resilienza” rimanda, per la sua origine dal verbo latino resilire (da re-salio), al significato di “saltare indietro, rimbalzare”, ma, se lo si interpreta dal punto di vista della psicologia, il movimento non è più di ritorno, bensì diviene di scatto in avanti. È ciò che permette alla pianta di reagire ad un evento traumatico, non tornando indietro all’origine, ma risanandosi in modo definitivo. Questo disco ligneo vuole essere dapprima un monumento alla resilienza per tutti coloro che, contro ogni previsione e circostanza avversa, abbiano saputo riscattare la propria vita. Ma è anche un’esortazione, per chi si trova in difficoltà, a intraprendere un percorso per fronteggiare in maniera efficace il dolore o le delusioni, riuscendo a metabolizzare le avversità e perfino a trarne nuovo slancio. Le difficoltà fanno parte dell’esistenza e a volte sono inevitabili; ciò che può fare la differenza è come si sceglie di affrontarle!
Tecnica
Pirografia e incisione su legno