I will never copy Maurizio Cattelan anymore

L'autoritratto "all'angolo" rappresenta iperrealisticamente l'artista, in una posa fallimentare e statica, crogiolarsi in un sedicente pentimento che nulla ha del sincero: l'inquietudine realista della figura seduta è un escamotage scenico, ausiliare allo spavento misto a meraviglia nello scoprire il naso pinocchiesco prolungatosi dal suo volto. Accusato di epigonismo e bacchettato come un Bart Simpson dell'arte contemporanea, interrompiamo l'alter ego mentre sconta la sua scolastica punizione di riscrittura della sua colpa. L'opera vuole essere una riflessione sull'originalità post-modernista e l'inevitabilità delle ibridazioni tra i riferimenti, un omaggio all'artista catalizzatore e alla sua peculiarità di procedere per "fallimenti".