Hinterland

Le metropoli occidentali sono popolate da individui baudelairiani alienati dalla loro identità ignari della propria funzione, del proprio ruolo, del proprio valore, della propria unicità "uomini senza senso in un mondo privo di significato" In queste icone di modernità emerge "la necessità di vivere sul bordo della linea, in uno spazio ristretto, dove si richiede la capacità di tenere insieme-contemporaneamente-il buio e la luce, il sogno e la realtà,la vita e la morte, l'eternità e l'impermeanza. La vista diventa il senso più attivo in grado di cogliere il mutamento, di fermarsi sugli oggetti senza possederli, di consentire la relazione con l'altro perchè si posa sull'immediatezza del contatto, l'unica possibile all'interno dello spazio metropolitano" Lo stesso spazio raccontato da William Gibson, Fritz Lang, Enki Bilal. Lo stesso raccontato in quest'opera.