Deux fleurs
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Matteo Benesperi
@Matteo BenesperiScultura
- Edizione: 2021
- Anno opera: 2020
- Altezza cm: 9
- Larghezza cm: 25
- Profondità cm: 25
Descrizione
"Deux fleurs" è il racconto intimo di una storia d'amore conclusa nell'unico modo possibile.
La prima impressione è quella di trovarsi in un luogo, fisico e mentale, che non appartiene né alle nostre dimensioni, né, tantomeno, alla nostra dimensione.
A terra, vicino all'angolo della stanza, due piccoli oggetti; da lontano quasi si intravedono appena. Poco a poco ci avviciniamo e le dimensioni, appunto, non variano: cambia, però, la scala di questi corpi, che si fanno sempre più significativi. Sempre più distanti da noi. Sempre più imponenti, rarefatti, monumentali. Sempre più morti.
Il titolo dell'opera è "Deux fleurs": una scultura composta da due piccole teche di plexiglass a forma di parallelepipedo riempite di terra. Come suggerisce il titolo – che in francese significa “due fiori” –, all'interno di ciascuna teca giace un fiore giallo, invisibile dall'esterno. Fra noi e quelle due salme, infatti, si interpone un solido, massiccio strato di scuro terriccio che assume una doppia funzione: la prima è quella, già citata, di occultare i due fiori, vero nucleo del lavoro; la seconda consiste nel favorire nella mente dell'osservatore un collegamento diretto alla sepoltura, alla morte. Quando ci troviamo di fronte a "Deux fleurs" si ha come la sensazione di assistere ad una strana, insolita cerimonia parareligiosa: le due teche somigliano, per proporzioni, a due piccole bare. Ma il paradosso risiede nel fatto che la terra, che normalmente le avvolgerebbe, in questo caso ne invade letteralmente lo spazio interno.
I due elementi si trovano a terra, paralleli e separati da un intercapedine di pochissimi centimetri. Leggermente obliqui rispetto allo sguardo dello spettatore, suggeriscono una dimensione di complicità ed intimità che, unita all'atmosfera evocata dal titolo, entra in netta contrapposizione con il sentore di morte e sacralità che pervade la scena.
L'idea che mi ha condotto alla realizzazione di questo lavoro parte dalla necessità di dar voce al silenzio, di focalizzare lo sguardo sull'invisibile e indirizzare il pensiero al misterioso legame separa due amanti morti.
Tecnica
Plexiglass, terra, 2 fiori