Brutto Bimbo

Un bambinone sformato, è ciò che a colpo d’occhio, ci appare Brutto Bimbo. A una più attenta osservazione, ci si rende conto che il suo sguardo possiede una complessità e una profondità che stride con la condizione infantile, e che contemporaneamente risulta indecifrabile ed enigmatico. Connotato da vari dualismi apparentemente in contrasto tra loro, la pittura che lo compone è al contempo semplice e complessa: è immediata e gestuale pur essendo attentamente pensata, così come la composizione è caratterizzata da un’economia di elementi vicendevolmente incastrati in un formato sicuramente insolito per il genere del ritratto, quasi da schermo televisivo. In Brutto Bimbo, la citazione alla storia dell’arte convive con un’estetica derivante dall’immaginario pop, mescolando elementi di alta e bassa cultura, forma grafica e chiaroscuro plastico.