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Nicola Bindoni
@Nicola Bindoni
Biografia
Nato a Mirano (VE) nel 1999 e residente in provincia di Venezia.
E’ attualmente iscritto al Terzo Anno dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, indirizzo Pittura, Atelier 12.
Ho posto come soggetto iniziale della mia ricerca artistica il fumo che ha sicuramente rappresentato una delle forme con cui l’uomo ha iniziato a comunicare visivamente con i suoi simili, circa 1 milione di anni fa.
L’ho usato sia come mezzo pittorico che come soggetto cercando sia di utilizzarlo che di rappresentarlo, a volte nella stessa opera.
Ho utilizzato vari supporti: dalla carta al cartoncino, dal compensato alla tela.
Inoltre ho esplorato argomenti che con il fumo abbiano affinità come le nuvole, la nebbia, lo smog, l’aria, il vento e il vapore.
La loro immaterialità, associata ad una vasta gamma di sfumature e di trasparenze, suscitano emozioni non prestabilite. Le forme risultano sfuggenti ed enigmatiche così da lasciare libero spazio alla personale interpretazione.
Nella fase successiva ho trattato temi di denuncia contro l’inquinamento, focalizzando la mia attenzione principalmente sulle nuove generazioni che, a meno di cambiamenti radicali, saranno destinati a pagare il prezzo più alto delle mutazioni ambientali che stiamo provocando.
Da Febbraio 2020, con l’esplosione del Covid-19, ho deciso di incentrare la mia produzione artistica su questo problema, realizzando una serie sulla Pandemia. Essa è composta da sette opere che trattano l’impatto sulla nostra vita, cercando di capirne la genesi ma anche di riproporre quelle questioni sociali (povertà, lavoro minorile) che il virus stesso non deve far dimenticare. Ho cercato anche di proporre situazioni di luce molto diverse, da quella naturale (in presenza di sole), a quella artificiale (nelle grotte o nelle discoteche).
Anche per questa produzione ho scelto di focalizzarmi sui più giovani che sono al contempo vittime (essendo anche meno preparati ad affrontare questa situazione anomala) ma anche artefici di quella che sarà l’evoluzione della malattia nei prossimi mesi.
Nell’ultimo periodo, a causa della noia e della solitudine come conseguenze della Pandemia, ho rispolverato vecchie fotografie, che ho voluto rivisitare attraverso le mie tele.