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Martina Biolo
@Martina Biolo
Biografia
Martina Biolo nasce nel 1996 a Padova. Diplomata nel 2015 al Liceo artistico P. Selvatico di Padova indirizzo “Arti Figurative” plastico – scultoreo. Ha conseguito il diploma di secondo livello in scultura presso l’Accademia Belle Arti di Venezia nel 2021.
Nell’ultimo periodo la mia priorità è lavorare a progetti site specific che coinvolgano diverse aree geografiche in quanto la ricerca indaga gli oggetti del quotidiano.
Tutto nasce dopo la lettura del romanzo “Il museo dell’innocenza” di Orhan Pamuk, e in relazione a questo intendo raccogliere oggetti che raccontino il folclore, la cultura, le abitudini. È chiaro che esista una relazione tra uomo e oggetto e lo dimostrano i gesti singolari che vengono compiuti, ad esempio raccogliere e salvare cose dalla distruzione, erigerle di valore, accumularne una serie infinita e cosa via. Tali atteggiamenti costituiscono una sorta di microstruttura protettiva fatta di questi “reperti” legati alle persone e alle loro differenti vite, dove si instaura un meccanismo di attribuzione di valore all’oggetto, al suo mutamento in “semioforo” (Pomian parla di oggetto semioforo, un termine da lui coniato per descrivere l’oggetto come portatore di un particolare significato attribuitogli dall’uomo) ) e la conseguente necessità di comunicarlo.
Nel 2021 partecipa alla residenza Discontinuo a cura del Collettivo Flock in Sicilia dove realizza un’installazione site specific riguardante il passato della città di Barcellona Pozzo di Gotto.