Il Regno delle Carte

Questo lavoro è stato concepito durante le limitazioni della pandemia e trova affinità con l’opera di Tagore “il Regno delle Carte”. Nella pièce, pensata per l’infanzia, un principe annoiato dalla monotonia soffocante del suo palazzo cerca un’evasione: «Languendo nella gabbia della sicurezza, le nostre ali si sono irrigidite». I bambini sono capaci di volare e sanno costruire mondi immaginari con valori condivisi. Il principe però partendo all’avventura, naufraga in un paese pieno di restrizioni e rigidità, i cui abitanti sono carte da gioco, ben sincronizzate ma del tutto prive di calore ed emozioni. Gli adulti, quando isolati, innalzano muri solidi, allontanandosi dagli altri e da se stessi e immergendosi in una realtà sempre più fittizia fatta di relazioni impalpabili e distaccate. «Il mio spirito si sente soffocato nel mondo della maturità, murato dalla saggezza» dice il principe alla madre.