Buone Vacanze #2
Collettivo Transhumanza
@TranshumanzaScultura
- Edizione: 2022
- Anno opera: 2022
- Altezza cm: 150
- Larghezza cm: 300
- Profondità cm: 150
Descrizione
Nato con lo scopo di divulgare, provocare e creare dibattito intorno a temi che condizionano il nostro presente, il progetto “Buone Vacanze” riflette su alcune delle contraddizioni vissute dalla Sardegna, isola solitamente conosciuta e rappresentata per stereotipi: una terra selvaggia e misteriosa, tradizioni ancestrali e vacanze da sogno.
Al di là dell’immagine da cartolina, si celano scenari inquietanti che affondano le radici in un modello di sfruttamento sistemico del territorio.
Dal secondo dopoguerra, come in molte regioni del Sud, anche in Sardegna si registra l’inizio di un esodo migratorio verso e oltre l’Italia. A far da spartiacque, l’approvazione del cosiddetto Piano di Rinascita, che attraverso l’impianto delle prime industrie “pesanti”, avrebbe dovuto favorire lo sviluppo e la crescita economica del territorio. Rivelatosi ben presto fallimentare, il risultato del Piano Rinascita e delle politiche produttive dei decenni successivi portò ad un sostanziale indebolimento delle strutture socio-economiche preesistenti, stravolgendo il modo di vivere e pensare il territorio.
Nello stesso periodo, tra gli anni ‘50 e ’60, vengono impiantate le diverse infrastrutture militari ad uso dell’Esercito Italiano, della NATO e di altri eserciti a loro discrezione. Nei poligoni militari sardi si addestrano eserciti e si testano armi che agiscono su diversi scenari bellici in tutto il mondo. Ad oggi, circa il 60% del territorio militare italiano si trova in Sardegna, per un’estensione di 35 mila ettari occupati da basi, poligoni di tiro, aeroporti e caserme, a cui si aggiungono le zone di mare e aria periodicamente interdette durante le esercitazioni, con un impatto devastante sull’ambiente e sulla salute degli abitanti delle zone limitrofe.
Buone Vacanze è frutto di un processo creativo collettivo e multidisciplinare che pone l’accento sullo sfruttamento del territorio sardo, mettendo in discussione la sua immagine stereotipata.
L’installazione ricostruisce un’ambientazione marina, si compone di un kit da mare con spiaggina e asciugamano, una fotografia wallpaper.
Nel kit da mare viene proposto il détournement di un’estetica turistica in cui la Sardegna diventa un “brand” da riprodurre su gadget e oggetti da vacanza.
La fotografia sulla parete, raffigura il tratto di mare compreso tra l’Isola di Sant’Antioco e la costa che precede Capo Teulada e l’area della Penisola Delta, un luogo segnato dalle continue esercitazioni a fuoco, di cui si scorge il profilo in lontananza.
Tecnica
Installazione ambientale (Wallpaper, telo da mare, spiaggina, sabbia)