Mentre il mondo scorre io resto fermo a guardarlo

L’opera “Mentre il mondo scorre io resto fermo a guardarlo” indaga l’importanza del tema del deterioramento della memoria, quel momento in cui tutto ciò che nel tempo abbiamo immagazzinato, ciò che ricordiamo, inizia a sbiadirsi. Lo spazio diviene una delle modalità principali in questo lavoro, parla quindi della nostra memoria e al tempo stesso produce memoria, la riscrive, la interpreta, a volte la cancella. Il lavoro parte da una riflessione effettuata durante una visita fatta ad un vecchio rudere in Sicilia, interrogandomi sul deterioramento dell’edificio, vittima dello scorrere del tempo. Il progetto consiste in una teca, dove al suo interno vi è una foto stampata sul vetro, essa rappresenta una parete all’interno di una vecchia caserma militare, alla base della teca si trova della terra, raccolta direttamente all’interno dell’ambiente, grazie ad essa si crea dunque un micro clima che permetterà la crescita della vegetazione. L’opera ribalta il senso di immagine “permanente” data dal concetto di “fotografia”. Così facendo, il verde che crescerà andrà a coprire l’immagine, raccontando un percorso o meglio una storia possibile del deperimento del rudere.