Imago

In zoologia è chiamata imago l’ultima fase del ciclo vitale degli insetti, cioè quella dell’organismo adulto capace di riprodursi. In quest’opera Imago è l’immagine al limite, la figurazione impossibile di una pittura nel suo ultimo stadio; Imago è la crisalide pittorica immobile, l’ultima metamorfosi dell’immagine, l’epifania dell’imminente rinascita. Imago è un Angelus Novus senza più sguardo né facoltà di incedere, è l’immagine ectoplasmatica di questo angelo, la sua proiezione spettrale. Più che l’angelo della storia Imago è la crisalide della storia, impegnata in un processo di metamorfosi interna dove il futuro stadio adulto è contemporaneamente il fine e la fine dell’intero processo, la maturità che preannuncia il suo imminente fantasma. Imago è l’angelo-cicala che immobile attraversa il suo tempo, l’originario orizzonte ancestrale dove passato e futuro collidono.