«Lettura de Il beato Ranieri Rasini libera i poveri dalla prigione – Il maestro dell’Osservanza»
Descrizione
Se il Teatro di Camillo aveva come intento la costruzione di un luogo ideale in cui contenere tutto il sapere dell’umanità, io tento di ricostruire una sorta di archivio che non ha la sola funzione di classificare ma di trovare dei sistemi per indagare la memoria e affrontare il tema dell’oblio. Se in un primo periodo la memoria ha permesso la produzione di una serie di opere che consentissero di conservarne dei rebus utili a formulare nuove chiavi di lettura, nell’ultima sessione di opere anche l’oblio assume una valenza fondamentale. Non viene più negato, ma accettato e in alcuni casi anche desiderato. In questo processo il linguaggio dell’oblio, del sogno, dell’offuscamento prende vita trasformandosi dunque in parola. Gli spazi immaginati, i collages, le produzioni con le parole, le piante e mappe, le prospettive inverse, così come i libri e le tavole di paraffina incisa, pongono un quesito comune: fino a che punto il ricordo riuscirà a indagare e/o rallentare l’oblio?
Tecnica
grafite su carta