Chel che el sigao al fobal (quello che giocava a calcio)
Descrizione
L'opera è un progetto il cui scopo è quello di voler unire spazio pubblico e spazio privato di una determinata persona, mio padre: Mario Montorfano, ex calciatore della cremonese. L'immagine mostra due fotografie incorniciate e ambientate in uno spazio domestico, casa mia. Esse presentano momenti relativi alla sua carriera calcistica accompagnati da quelli privati dello stesso anno, il 1988. Con questo lavoro ho percorso un periodo importante della vita di mio padre di cui io non ho mai fatto parte e di cui ho sempre sentito parlare, venendo etichettata come "la figlia di quello che giocava a calcio". Attraverso l'archivio calcistico ho potuto ragionare e lavorare su una persona che per me è sempre stata famigliare e intima, mostrando al pubblico un piccolo scorcio della vita privata di un calciatore. Il lavoro vuole dunque anche ragionare sul concetto di voyeurismo, tipico della fotografia, la quale è in grado di mettere a nudo il mondo in cui viviamo, mostrandocelo "senza muri".
Tecnica
Fotografia digitale