il Dono

Genitori, figli, figure di anziani, bambini, sereni o inquieti, grigi o luminosi, ci parlano... ci interrogano... “che pensate? chi siete? è giusto? sbagliato?” ci portano in una dimensione quasi onirica, dove si delinea l' incertezza che caratterizza la nostra quotidianità. Ci si immerge in una inquietudine che però affascina, incuriosisce, disorienta, attrae. Le figure hanno sembianze di ricordi, ci appartengono da sempre, ma c'è quella sensazione di contrasto che ci fa sentire allo stesso tempo estranei e parenti, al sicuro ma disperati. Una situazione che solo l’arte e la sua riflessività riesce a determinare.